venerdì 28 dicembre 2007

Selezionare = tu sì, tu no.

La legge 40 sulla fecondazione assistita è rivolta alle coppie sterili e non consente una diagnosi pre-impianto degli embrioni. Vale la pena ricordare che, a fecondazione avvenuta, la madre può comunque ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza secondo la legge 194/1978. Spiegare la logica che ha portato a questa contraddizione richiederebbe troppo spazio ora… adesso voglio farvi leggere quanto ha scritto Giuliano Ferrara a proposito della sentenza di Firenze che permetterà ad una donna (forse anche fertile, ma non lo so…) portatrice di una malattia genetica ereditaria di ricorrere alla fecondazione assistita e selezionare l’embrione sano dagli altri malati.

Quando lei dice: “Voglio un figlio sano”, lei dice nello stesso momento: “Non voglio quel figlio malato, ne voglio un altro, e la tecnica mi consente di scegliere”. Si tratta di scegliere: tu sì, tu no. Il fatto che la scelta si faccia in laboratorio, in vitro, invece che nel suo seno, non cambia di molto il problema. Lo raffredda. Lo rende moralmente più maneggevole, forse (…).
Questa verità non può forse prendere posto nel suo desiderio (…) ma deve prendere posto nella visione oggettiva delle cose da parte di chi fa le leggi.(…).
Qualcuno, in una società decente, dovrà pure prendere le parti dell’altro figlio, quello che non è sano…

mercoledì 19 dicembre 2007

Non è fantascienza, purtroppo.

Ho scoperto che in America…

A tutt’oggi il sistema abortivo più adottato nel secondo trimestre di gravidanza è metodo “Dilatazione ed Evacuazione” (D&E) : l’utero viene allargato di una apertura appena sufficiente a inserire i ferri che estraggono il feto a pezzi, dilaniandolo. Normalmente si richiedono dai 10 ai 15 passaggi per la totale evacuazione.

Un altro metodo, detto "aborto a nascita parziale" , rispetto al metodo D&E presenta il vantaggio di estrarre il bambino ancora intero dall’utero: si provoca il parto tirando fuori il bambino dai piedi lasciando dentro solo la testa, si perfora il cranio e un catetere ne aspira il contenuto finché la testa intera implode su se stessa ed esce più facilmente per via della riduzione del suo diametro.
Questa procedura è stata eseguita migliaia di volte l’anno in molti ospedali statunitensi, su bambini oltre il quinto mese (quindi anche sesto, settimo…) fin quando nel 2003 una legge apposita ne ha vietato la pratica. Tale legge, detta Partial-Birth Abortion Ban Act, è stata peraltro oggetto di numerosi attacchi: diversi giudici, ritenendo la legge incostituzionale, hanno emanato nella loro giurisdizione delle ordinanze che in pratica hanno consentito di aggirare il divieto.
Il 18 aprile 2007 la Corte Suprema, per fortuna, ha respinto tutti i rilievi di incostituzionalità levati contro il Partial-Birth Abortion Ban Act.

Esisteva anche il metodo born-alive abortion, "aborto del nato vivo" : in caso di un aborto fallito, per tutelare il diritto della donna all’aborto, il bambino nato vivo veniva lasciato morire senza assistenza sanitaria.
I casi accertati di born-alive abortion hanno spinto il governo Bush a elaborare una federal born-alive infants protection law, che è stata approvata dal Congresso ed è entrata in vigore nel 2002.

venerdì 14 dicembre 2007

Aborto selettivo

Il comunicato qui sotto non ha bisogno di molti commenti, poche righe da leggere con dolore, anzi orrore: questo "diritto" della donna, il diritto di abortire, considerato un segno di emancipazione e modernità, una liberazione da una sorta di schiavitù medievale... ma guarda un po', fa più vittime femmine! Povere bambine...

(ASIANEWS) - INDIA -New Delhi propone maggiori sanzioni contro i feticidi femminili. Multe più severe e carcere fino a 7 anni e premi per chi segnali questi fatti. Previsto anche un maggior controllo sugli ospedali che praticano aborti.
...Secondo le Nazioni Unite, in India sono abortiti ogni giorno quasi 7mila feti femminili. Di recente la popolazione maschile ha superato quella femminile, con una proporzione di 1.000 a 927. Il giornale medico britannico Lancet stima che negli ultimi 20 anni ci siano stati oltre 10 milioni di aborti di bambine.
...Il dottor Pascoal Carvalho, membro del Comitato diocesano per la vita umana, spiega ad AsiaNews che l’aborto selettivo del sesso “è più comune tra i ceti più abbienti e con miglior cultura”.
Il cardinale Oswald Gracias spiega ad AsiaNews che “è urgente affrontare il feticidio femminile, che è una violenza contro la donna”. “E’ ironico che questo vero crimine contro l’umanità sia reso possibile dal miglioramento della medicina e delle tecniche per determinare il sesso del feto.”