martedì 8 gennaio 2008

IVG ripetute: 33.660 su 132.790

La relazione sulla legge 194 presentata dal ministro L. Turco al parlamento nel 2006 contiene un capitolo sconcertante: si intitola "Interruzioni volontarie di gravidanza precedenti". A questo argomento la Turco dedica esattamente 27 righe e, contestualmente a queste, una tabella con dei coefficienti risultanti dall'applicazione di una funzione statistica che dimostrerebbero quanto questi "recidivi" siano pochi rispetto a quelli attesi che invece sarebbero circa il doppio per ogni anno a partire dal 1980. Scrive testualmente "L'evoluzione della percentuale di aborti ripetuti che si osserva in Italia è la più significativa dimostrazione del cambiamento nel tempo del rischio di gravidanze indesiderate, se tale rischio fosse rimasto costante avremmo avuto dopo quasi 30 anni dalla legalizzazione una percentuale poco meno che doppia rispetto a quanto osservato".
Cara Livia, se una funzione statistica non predice correttamente l'evolversi di un fenomeno, e questa fallisce dal 1980, vuol dire che è sbagliata.
Una tabella allegata separatamente riporta, in colonne distinte, il numero assoluto delle donne che nel 2005 hanno affrontato il secondo aborto, il terzo… fino al quinto. Sommando a mano risulta che, se nel 2005 hanno abortito complessivamente 132.790 donne, per 33.660 di queste non era la prima volta (per 1468 persino la quinta).
Possibile che il ministro abbia trattato con tanto ottimismo proprio questo argomento, con questi numeri?
Visto che la legge 194 è dichiaratamente una legge a sostegno della donna e della maternità, visto che il rischio di gravidanze indesiderate è eccezionalmente più alto per chi ha già fatto ricorso all'IVG, qualcuno ha pensato a qualcosa per sostenere le donne dopo il primo aborto volontario? Magari qualcosa di diverso da un ulteriore aborto gratuito?

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