lunedì 9 giugno 2008

Quando i dati vanno in profondità

E' ora di cominciare a commentare la nuova relazione al parlamento sulla legge 194, pubblicata il 21 aprile 2008. Comincerei dall'osservare come anche quest'anno manchino i dati globali del fenomeno delle IVG ripetute sia rispetto all'anno 2007, sia dall'entrata in vigore della 194. Il 3 giugno 2008, su "Il Giornale" è uscito un interessante articolo a proposito dei dati raccolti dal servizio statistico della regione Liguria, che io sappia al momento, l'unica a fornire numeri così precisi e dettagliati, capaci di dipingere finalmente un quadro realisticamente squallido di cosa è diventato l'aborto legale.
Prendendo in esame i casi di pazienti che hanno abortito almeno quattro volte nel corso della loro vita, oltre 600 donne (con punte record di 16 volte), il servizio statistico della Liguria permette di sapere se queste hanno già figli. Ebbene, la maggioranza delle donne che hanno abortito già quattro o più volte ha altri figli. Ben 181 hanno 2 figli, altre 126 hanno 3 figli e numeri importanti di aborti ripetuti si trovano anche per donne che hanno 5, 6, anche 8 o più figli.
Si vede che altri anticoncezionali non sono gratuiti, evidentemente l'aborto volontario è sia gratuito sia assolutamente efficace.
Il dramma del 16° aborto volontario mi lascia senza parole, è un numero davvero molto al di sopra del ragionevole, del possibile, del legalmente possibile, molto oltre la mia capacità di comprensione per la donna.

1 commento:

Suali ha detto...

questi numeri mostrano ancora di più quanto l'aborto sia squallido. Io non voglio giudicare le donne che lo fanno, non è compito mio, ma fatto sta che per capire questo fenomeno bisogna capire in quale società una donna "cresce". La scala dei valori è stata volontariamente ribaltata inserendo il fenomeno sotto parole come "libertà", "progresso" ed è aberrante come siano proprio le donne a battersi per avere la "libertà" di uccidere i propri figli dicendo che non sono ancora tali..che sono aggregati di cellule, dicendo cose assurde! se non garantiamo il diritto alla vita a quanto vi è di più innocente al mondo a chi lo dobbiamo garantire? Ci comportiamo come non fossimo responsabili di ciò che facciamo, come se ci fosse una soluzione bella e pronta per ogni esigenza, poi poco importa se ci sono delle conseguenze...ci sarà qualche soluzione anche per quelle. Questa è l'impressione che ho io, mi sembra di vivere in un mondo in cui sono gli altri a scegliere cosa io debba desiderare e come io debba reagire...ripeto:la mia non è un'accusa verso le donne che hanno abortito o pro-aborto, ma verso il problema aborto alla sua radice.